Una vera e propria rivoluzione sta per arrivare nella cura dell'emicrania: si tratta di farmaci che non agiscono per curare i sintomi ma direttamente le sue cause.
"Sono farmaci capaci di interferire con il meccanismo che genera la malattia”, ha spiegato Elio Agostoni, direttore del Dipartimento di Neuroscienze ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano. "Fino ad oggi - ha proseguito - abbiamo curato le crisi di emicrania ma non la malattia. Con i nuovi farmaci iniettivi trimestrali o mensili la situazione cambierà.
Oltre un miliardo di persone nel mondo soffre di questa patologia (da non confondere con il semplice mal di testa), la terza per prevalenza e la sesta più invalidante. La malattia si distingue in cronica, quando i pazienti ne soffrono per almeno 15 giorni al mese, o episodica. In Europa ha un costo per l'economia di 18 miliardi di euro l'anno in termini di produttività e giornate di lavoro perse.
ANSA/Bleff