Un'iniezione contenente nanoparticelle applicata direttamente all'arto colpito da artrosi apre nuove prospettive di cura. Lo rivelano ricercatori dell'Università di Ginevra, secondo cui questa terapia permetterebbe anche di ripristinare le funzioni dell'articolazione. Per la ricerca sono state usate sostanze già testate nell'ambito di altri studi clinici, ma abbandonate a causa dei loro effetti secondari. In questi studi, i pazienti dovevano assumere oralmente le sostanze, il cui effetto sull'arto era limitato, riferisce l'ateneo in una nota.
"Se invece liberiamo la sostanza attiva precisamente dov'è necessaria, possiamo diminuire drasticamente la dose e dunque evitare gli effetti secondari", ha sottolineato il professore di scienze farmaceutiche Eric Allémann. Sono state sperimentate con effetti positivi sui topi la cartogenina, una molecola in grado di rigenerare la cartilagine, nonché l'acido ialuronico, ricomposto sotto forma di nanoparticelle.
I risultati delle ricerche condotte a Ginevra sono stati pubblicati nelle riviste specializzate "Drug Discovery Today", "Small", "Journal of Controlled Release" e "Nanoscale". Sono pure sfociati in un nuovo brevetto detenuto dalla start-up dell'UNIGE Kylys.
ATS/Swing