Scienza e Tecnologia

Arrivano i batteri "re Mida"

Divorano i metalli pesanti e li digeriscono producendo "pepite" d'oro, per quanto di dimensioni microscopiche

  • 4 febbraio 2018, 11:33
  • 23 novembre, 02:41
Le "pepite d'oro" generate dai batteri C. metallidurans

Le "pepite d'oro" generate dai batteri C. metallidurans

  • Foto ANSA

Mangiano i metalli pesanti senza avvelenarsi e li digeriscono producendo oro: sono i batteri “re Mida”. Descritti sulla rivista Metallomics, vivono nel suolo e potrebbero essere preziosi in futuro per l'ambiente, come già avviene con un'eterogenea classe di microrganismi “green”: dai batteri mangia-petrolio o plastica a quelli antiruggine.

Denominati C. metallidurans, i ricercatori dell'Università tedesca Martin Lutero di Halle-Wittenberg, dell'Università Tecnica di Monaco e dell'Università australiana di Adelaide li hanno studiati per capire come e perché producano oro. Una delle ipotesi è che questo metallo faciliti la conversione del calcio, importante per il metabolismo del batterio ma tossico a elevate concentrazioni, in una forma più facile da utilizzare.

Per Dietrich H. Nies, uno degli autori, “in presenza dell'oro l'enzima con cui il batterio espelle il calcio è inattivato, consentendogli d'incamerarne una piccola quantità in una forma non tossica. L'oro in eccesso - ha concluso - è poi convertito in pepite delle dimensioni di pochi nanometri”.

ATS/Reuters/EnCa

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