Scienza e Tecnologia

Batterie, sinergia salva-metalli

Renault, Solvay e Veolia creano una partnership nell'ottica dell'economia circolare per recuperare i preziosi metalli degli accumulatori esausti

  • 30 marzo 2021, 12:32
  • 5 settembre 2023, 05:39
Di: Filo Diretto/EnCa 

I vantaggi ecologici della mobilità elettrica sono evidenti, ma rimangono problemi delicati da risolvere, soprattutto vedendo che le vendite di auto a batteria, ossia elettriche o ibride, registrano in Svizzera una progressione costante.

Per questo alcuni colossi del settore dell’auto e della chimica come Renault e Solvay, insieme a Veolia, azienda francese leader della gestione ottimizzata delle risorse, hanno deciso di dare vita a una partnership per la creazione in Europa di un sistema circolare di recupero e riutilizzo dei metalli derivanti dalle batterie elettriche.

L’impegno di queste tre aziende, che vantano una notevole esperienza a livello ambientale nei rispettivi settori, vedrà Solvay occuparsi dell’estrazione chimica dei metalli dalle batterie, Veolia concentrarsi nello smantellamento e riciclo degli accumulatori agli ioni di litio per mezzo di procedimenti idrometallurgici e Renault offrire le sue competenze in merito a ciclo di vita delle batterie, economia circolare e know-how in ambito auto.

Sono del resto complementari tra loro, il che è un vantaggio ulteriore nell’affrontare un compito comunque arduo come il riciclare in maniera ecologica, efficiente, su larga scala e con tempistiche ottimali i metalli preziosi contenuti nelle batterie che alimentano auto elettriche o ibride.

Inoltre, tale sinergia è utile nell’ottica di un accesso stabile e responsabile ai metalli nelle batterie, considerato che il numero di veicoli elettrici sulle strade di tutto il mondo dovrebbe passare dai 10 milioni dell’anno scorso agli oltre 100 milioni previsti entro il 2030. Su queste basi, è evidente l’utilità di creare una fonte di approvvigionamento sicura e sostenibile di metalli strategici (quali cobalto, nickel, litio) recuperandoli dalle batterie a fine vita dopo averli estratti e purificati, al fine di essere pronti per essere riutilizzati in nuove batterie che avranno così un’impronta ambientale ridotta.

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