La fine precoce della stagione dei pollini potrebbe dipendere in buona parte dall’intensa ondata di caldo che ha colpito la Svizzera quest’estate. È quanto comunicato mercoledì dall’Ufficio federale di meteorologia e climatologia.
Gli ultimi giorni di alte concentrazioni sono stati misurati tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, fa sapere MeteoSvizzera. Per il nord delle Alpi si tratta di una scadenza anticipata di due settimane rispetto allo standard; una situazione che ha come unico (e difficilmente eguagliabile) antecedente la rovente estate del 2003.
Secondo il Centro allergie Svizzera non è però chiaro se le condizioni climatiche abbiano accelerato la fioritura delle graminacee, considerate il principale allergene in Svizzera.
I vantaggi sembrano però arrivare soltanto a livello di durata. Per quanto riguarda la concentrazione dei pollini, infatti, i dati differiscono molto da una regione all’altra: in Ticino e nella Svizzera tedesca il tenore della stagione delle graminacee è stato superiore alla media. In Romandia, all’opposto, l’intensità è stata inferiore al solito. A Neuchâtel e Ginevra sono stati registrati soltanto 15 e 25 giorni di alto contenuto di pollini nell’aria, rispettivamente 16 e 10 giorni in meno rispetto al passato.
ATS/MarGù