Come stanno e in quale direzione evolvono i social network? Un po’ per i numerosi scandali legati alla privacy (l’ultimo scoperto martedì rischia di costare una multa da 1,63 miliardi di dollari), un po’ per il cambio generazionale, dopo 14 anni sulla cresta dell’onda Facebook sta perdendo attrattiva in favore di altre piattaforme più agili, visuali e meno avide di dati personali.
Musically, Twitter e Snapchat da noi non sono molto diffusi, a fare davvero concorrenza alla F blu oggi è Instagram. Un social più leggero, meno invasivo, che dal 2012 è proprietà proprio di Facebook. Ma è davvero più rispettoso della privacy come sembra? Non proprio. Già solo il fatto di avere sul proprio smartphone le applicazioni di questi social permette loro di incamerare i preziosi dati utilizzati per profilare gli utenti, anche commercialmente.
Stando agli osservatori del settore intervistati dalla RSI (l'esporto di marketing digitale Alessandro Agostini e la docente e ricercatrice USI Monica Landoni) a premiare Instagram sono stati soprattutto l’approccio più visuale e leggero e il maggiore intrattenimento offerto rispetto a Facebook, divenuto sempre più un luogo di sfogo. E su quest’onda si svilupperanno i social di terza e quarta generazione, che per fare un passo avanti ed essere vincenti dovranno puntare decisamente sul rispetto dei dati personali. Senza dimenticare l’agilità: l’attenzione degli utenti va catturata in fretta, perché altrettanto in fretta se ne va.