Missione compiuta per Hayabusa 2: la sonda giapponese è riuscita a posarsi per alcuni secondi su Ryugu, un asteroide del diametro di meno di un chilometro a oltre 300 milioni di chilometri dalla Terra, il tempo necessario per raccogliere dei campioni che dovrebbero dirci di più sulla formazione del nostro sistema solare e comprendere meglio la comparsa della vita sul nostro pianeta.
La sonda, dopo il contatto con il corpo celeste su una zona di atterraggio del diametro di soli sei metri, ha lanciato un proiettile per far sprigionare una nuvola di polvere, dalla quale sono stati raccolti i campioni. Dovrebbero ritornare sulla Terra nel 2020, dopo altri tentativi di atterraggio da parte di Hayabusa 2.
Al momento della discesa, dopo un viaggio di quasi quattro anni e 3,2 miliardi di chilometri, la tensione era alta nella sala di controllo, che è esplosa in un lungo applauso al momento in cui la sonda ha inviato il segnale di atterraggio riuscito.
La sonda Hayabusa è atterrata sull'asteroide
Telegiornale 22.02.2019, 13:30