Dopo decenni di ricerche, si fa più concreta la possibilità di usare i maiali come donatori di organi da trapianto per accorciare le liste di attesa: questo grazie al "taglia-incolla" del DNA, la famosa tecnica Crispr, che ha permesso per la prima volta di ottenere dei cuccioli con il genoma completamente riscritto e privato di alcuni virus "nascosti" e pericolosi per l'uomo.
Il punto di forza di questo nuovo lavoro sta nell'avere riprodotto nei maiali vivi un risultato che finora era stato ottenuto solo su cellule coltivate in provetta, ovvero l'eliminazione dei retrovirus endogeni porcini: questi sono dei virus integrati nel genoma del maiale che possono essere inaspettatamente rilasciati, causando infezioni rischiose per la salute umana in caso di trapianto d'organo.
Il risultato è pubblicato su "Science" da un gruppo internazionale a cui hanno preso parte università e centri di ricerca statunitensi e cinesi, coordinati dall'azienda biotech eGenesis di Cambridge.
ANSA/sdr