Due ricercatori zurighesi hanno scoperto un nuovo antibiotico sulle foglie di un’erbaccia molto diffusa, come riferito venerdì dal Fondo nazionale svizzero.
Finora, molti di questi farmaci erano stati sviluppati a partire da sostanze naturali prodotte dai batteri rintracciate principalmente nel suolo ma, cambiando totalmente ecosistema, gli specialisti del Politecnico federale si sono concentrati sull’arabetta comune (Arabidopsis thaliana). Analizzando più di 200 varietà di microrganismi presenti sul fogliame, hanno rinvenuto numerose sostanze battericide. Una in particolare, battezzata Macrobrevin, presenta una struttura chimica totalmente nuova.
Si tratta ora di determinare se i principi individuati possano essere applicati sull’uomo e possano quindi sostituire quelli che nel frattempo sono diventati inefficaci a causa delle sempre più diffuse resistenze.
ATS/MarGù