“L’assistenza medica è minacciata”

Cinque associazioni professionali raggruppanti medici, farmacisti, chiropratici, dentisti e veterinari si sono riunite venerdì a Berna per sensibilizzare l’opinione pubblica e i politici sulle loro condizioni di lavoro. “L’assistenza medica per le persone e gli animali è minacciata in Svizzera”, affermano.

Le loro associazioni professionali - la Federazione dei medici svizzeri (FMH), la Società Svizzera dei Farmacisti (pharmaSuisse), l’Associazione Svizzera di Chiropratica (ChiroSuisse), la Società svizzera odontoiatri (SSO) e la Società delle Veterinarie e dei Veterinari Svizzeri (SVS), che rappresentano complessivamente oltre 63’000 persone - hanno presentato sulla Piazza federale otto rivendicazioni volte a contrastare la carenza di nuove leve e di personale qualificato. Hanno organizzato una corsa a ostacoli, che simboleggia le difficoltà delle loro professioni. “Di fronte all’accentuarsi della crisi dell’assistenza medica non si può più far finta di niente e rimandare”, affermano in una nota.

A loro avviso è necessario “investire nella formazione e nel perfezionamento, evitando al contempo che un numero ancora maggiore di professionisti lasci il settore”. Chiedono, tra l’altro, un aumento del numero di posti di studio all’università, un miglioramento delle condizioni di lavoro e una riduzione dei compiti amministrativi.

Le rivendicazioni sono state consegnate alla consigliera nazionale Barbara Gysi (PS/SG) e al consigliere agli Stati Damian Müller (PLR/LU), che presiedono le rispettive Commissioni della sanità del Parlamento.

In febbraio, un’ottantina di tecnici di radiologia dell’ospedale di Friburgo si erano messi in sciopero per una settimana chiedendo in particolare un aumento salariale.