Svizzera

“Nel Centro ci sono personalità pronte per il Governo”

L’intervista al presidente del partito Gerhard Pfister, dopo le rinunce di vari esponenti (lui compreso) a lanciarsi nella corsa alla successione di Viola Amherd

  • 2 ore fa
02:17

SEIDISERA del 19.01.2025: L’intervista di Alessio Veronelli a Gerhard Pfister

RSI Info 19.01.2025, 18:00

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Di: SEIDISERA/pon 

Tolti i panni di candidato al Consiglio federale - dopo aver annunciato a mezzo stampa che non intende proporsi per la successione di Viola Amherd - Gerhard Pfister torna a indossare quelli di presidente di partito per guidare la procedura per la scelta del prossimo (o della prossima) consigliere federale del Centro.

“Sono un carattere che ha bisogno di libertà e ama il dibattito, per questo sento di essere più efficace in Parlamento che in Consiglio federale”, ha ribadito ai microfoni della RSI, spiegando il perché non sia in lizza per una poltrona nell’Esecutivo. Il suo nome era considerato il più forte fra quelli che il partito poteva proporre.

Da lunedì e fino al 21 febbraio Pfister dovrà quindi dirigere le operazioni per trovare un candidato ideale. “È la responsabilità di un presidente di partito (ruolo che ha già annunciato di lasciare fra qualche mese, ndr)”, afferma. “Dobbiamo essere i primi a dire cosa vogliamo fare, gli altri potranno riflettere sulla base delle nostre decisioni”. Il plurale coinvolge anche il presidente del gruppo parlamentare, Philipp Matthias Bregy, pure lui chiamatosi fuori dalla corsa per il dopo Amherd.

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Gerhard Pfister lascerà la presidenza dell'Alleanza di Centro

Telegiornale 06.01.2025, 20:00

Altri papabili hanno già rinunciato. Gerhard Pfister è preoccupato? “No”, risponde, “perché Viola Amherd ha comunicato la sua decisione mercoledì e abbiamo più di un mese per prendere una decisione. Sono convinto che abbiamo diverse personalità capaci di diventare consigliere federale, sia in Parlamento che nei Consigli di Stato dei Cantoni”.

Il Centro però non vuole solo sostituire il suo rappresentante fra i “sette saggi”, ma anche cambiare le dinamiche al loro interno. Pfister critica l’abbandono della “politica della concordanza” a favore del blocco formato dai due esponenti UDC (Guy Parmelin e Albert Rösti) e dai due del PLR (Karin Keller-Sutter e Ignazio Cassis), “che non trova riscontro né in Parlamento né nella popolazione”. Le eventuali dimissioni del ticinese, potrebbero permettere di attaccare il secondo seggio liberale, ma Pfister guarda più lontano, alle elezioni federali del 2027: “Bisognerà convincere il popolo che in Consiglio federale c’è bisogno di un Centro più forte”.

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