Dopo la commissione della politica estera del Nazionale, anche quella degli Stati (CPE-S) approva la decisione del governo di finanziare con 10 milioni di franchi l’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA). Lo scopo è quello di alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza.
La CPE-S è unanime - quella del Nazionale aveva deciso con un solo voto di scarto, n.d.r - nel ritenere che sia necessario agire in qualche modo per porre rimedio alla catastrofica situazione umanitaria a Gaza.
Con 7 voti a 5, la CPE-S ha respinto la proposta di attribuire il denaro al Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) e al Programma alimentare mondiale (PAM). Questa somma, come per il Nazionale, va all’UNRWA “esclusivamente per far fronte ai bisogni vitali a Gaza” (e non quindi per il finanziamento della struttura). Il contributo dovrà servire a fornire alla popolazione civile ripari, alimenti, acqua potabile e servizi sanitari d’urgenza, nonché ad assicurare la logistica per l’erogazione di queste prestazioni.
La maggioranza della Commissione reputa che l’UNRWA sia l’unica organizzazione che dispone delle capacità logistiche necessarie per alleviare le sofferenze della popolazione nella Striscia. Il CICR e il PAM non dispongono di sufficiente personale in loco per far sì che i fondi erogati abbiano un impatto anche minimo.
Una minoranza ha indicato che sussiste un sostanziale problema di fiducia nei confronti dell’UNRWA, in particolare per quanto attiene ai presunti legami di alcuni suoi collaboratori con gruppi terroristici e crede che altre organizzazioni, come il CICR e il PAM, siano altrettanto in grado di fornire aiuto umanitario a Gaza.
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