Alla fine il Kunstmuseum di Berna ha detto “sì” e ha deciso di accettare il lascito del controverso collezionista tedesco Cornelius Gurlitt, che comprende circa 1'600 opere d'arte.
Presto, quindi, quadri e dipinti, su alcuni dei quali c’è il dubbio che possano essere stati sottratti illegittimamente ai proprietari durante il nazismo, varcheranno definitivamente la frontiera. La notizia, nell’aria, è stata confermata lunedì durante una conferenza stampa a Berlino dal presidente della fondazione del museo, Christoph Schäublin. Il regalo definito da più parti "avvelenato", per il rischio di azioni legali da parte degli eredi dei legittimi proprietari, sembra alla fine esser stato apprezzato.
Il museo ha comunque raggiunto un accordo con le autorità tedesche e con la Baviera, regione nella quale risiedeva Gurlitt, in base al quale le opere dall'origine dubbia resteranno in Germania e saranno esaminate dal gruppo di lavoro per far luce sulla proprietà delle stesse. La collezione è tornata alla luce due anni fa e comprende lavori di elevato spessore tra cui Monet, Matisse e Chagalle.
Consiglio federale “soddisfatto”
Il Consiglio federale ha accolto con soddisfazione la decisione finale del Kunstmuseum di Berna di accettare l'eredità di Cornelius Gurlitt. In una nota, il Governo esprime il proprio parere sottolineando che “la convenzione conclusa si basa sui Principi di Washington del 1998 e permette di proseguire il lavoro di accertamento della provenienza delle opere della collezione”.
ATS/bin
Dal TG12.30:
24.11.2014:Il Kunstmuseum di Berna accetta l’eredità di Cornelius Gurlitt.
RSI Info 24.11.2014, 13:36
PP 12.00 del 24.11.14 - La corrispondenza di Walter Rauhe
RSI Info 24.11.2014, 12:28
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RG 12.30 del 24.11.14 - Walter Rauhe in collegamento da Berlino
RSI Info 24.11.2014, 12:57
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RG 18.30 del 24.11.2014 La reazione di Alain Berset
RSI Info 24.11.2014, 18:42
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