Svizzera

“Una probabilità di incidente conosciuta”

L’esperto di aviazione Antonio Bordoni commenta alla RSI le possibili cause che hanno portato alla morte di un membro dell’equipaggio del volo Swiss atterrato in emergenza in Austria il 23 dicembre scorso

  • 1 gennaio, 06:42
  • 2 gennaio, 16:34
04:53

Tragedia sul volo Swiss: le spiegazioni

SEIDISERA 31.12.2024, 18:00

  • keystone
Di: SEIDISERA/sdr 

Con la notizia del decesso di un assistente di volo, l’atterraggio d’emergenza del volo LX 18-85 rappresenta per la compagnia aerea Swiss il più grave incidente dalla sua fondazione nel 2002. I vertici dell’azienda martedì hanno parlato di una giornata nera nella storia della compagnia.

Il direttore operativo della compagnia, sentito dalla RSI, ha detto che si sta facendo di tutto per capire cosa sia successo sul volo, un atto dovuto anche ai parenti del giovane uomo morto. Al momento si sa che uno dei motori ha cessato improvvisamente di funzionare per un problema finora sconosciuto. In seguito in cabina e all’interno del velivolo s’è formato un intenso fumo, con conseguente interruzione del volo e ricovero di 17 persone. Di questa inusuale concatenazione di problemi la RSI ha parlato con Antonio Bordoni, giornalista specializzato in sicurezza di volo. La sua ipotesi è che il grave malessere sia dovuto al particolare sistema d’aerazione sugli aerei moderni, che - secondo lui - in realtà crea più spesso problemi in cabina di quanto se ne parli.

“Un incidente in attesa di accadere”

“Purtroppo - ha spiegato ai microfoni della RSI il giornalista Bordoni - è quello che gli inglesi chiamano un evento ‘waiting to happen’ perché, a causa dei tanti casi di fumi tossici a bordo, si sapeva che prima o poi ci sarebbe scappata una vittima. Negli altri casi ci sono state malattie, ci sono state morti ritardate per avvelenamento del sangue, ma purtroppo si sa che quando questi casi avvengono troppo spesso poi il fisico ne risente e può succedere quello che è successo sul volo da Bucarest a Zurigo il 23 dicembre per l’ennesimo caso di fumi tossici a bordo. Questo avviene perché l’aria che si respira in cabina viene lavorata dai motori, non viene presa direttamente dall’esterno, e se c’è una perdita all’interno dei motori di lubrificante, purtroppo l’aria diventa tossica”.

Detto che in questo caso bisognerà capire l’esatta dinamica ed i motivi tramite l’inchiesta in corso come succede in aviazione, per poi cercare di porvi rimedio, qual è il motivo per cui a bordo degli aerei commerciali l’aria che poi viene immessa nell’aereo prima passa dai motori?

Questa innovazione, spiega ancora l’esperto di aviazione, è stata introdotta a partire dagli anni ‘60 sempre nell’ambito di risparmiare denaro. Al posto di caricare un compressore che lavora e raffredda l’aria, come avveniva prima e che andava pulita dentro alla cabina, oggi si utilizza quella “lavorata” dai motori. “Se oggi abbiamo per caso c’è una perdita di lubrificante all’interno del motore, l’aria diventa tossica. È una questione di risparmio, perché facendo così l’aereo pesa meno e quindi è più profittevole”.

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Swiss, morto il membro dell'equipaggio

Telegiornale 31.12.2024, 12:30

                

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