Il sostegno indiretto alla stampa regionale e locale (oggi 30 milioni di franchi) va senz’altro esteso, ma gli importi messi a disposizione inizialmente vanno rivisti al ribasso (40 anziché 45 milioni rispetto al progetto commissionale). Ne è convinto il Consiglio nazionale, che martedì si è allineato agli Stati nell’ambito del disegno di legge volto a rafforzare gli aiuti alla stampa scritta. Il dossier è ora pronto per le votazioni finali.
La Camera del popolo ha inoltre seguito quella dei cantoni anche su altri due punti: il mantenimento del sostegno alla stampa associativa e delle fondazioni (20 milioni). Un contributo fortemente voluto da Martin Candinas (Centro/GR) in quanto aiuta a mitigare i maggiori costi di distribuzione in Ticino e nella Svizzera romanda.
Allo scopo di non pesare eccessivamente sulle finanze federali, in dicembre la Camera dei cantoni aveva inoltre deciso di ridurre (da 30 a 25 milioni di franchi) i contributi annui per il recapito mattutino previsti dal progetto. Oggi - con 105 contro 85 e 3 astenuti - il Consiglio nazionale si è allineato agli Stati optando per gli aiuti da 25 milioni di franchi. Una minoranza liberale-radicale, guidata da Peter Schilliger (PLR/LU) e sostenuta dall’UDC avrebbe voluto limitarsi a un sostegno da 15 milioni di franchi. Il diritto in vigore non prevedeva invece alcun contributo.
Dalla versione finale uscita dai dibattiti, le Camere federali hanno approvato un ulteriore aiuto finanziario complessivo di 35 milioni di franchi rispetto alla situazione attuale. Questo sostegno aggiuntivo è limitato a sette anni.

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