La multinazionale elvetico-olandese Vitol, con sede a Ginevra, è al centro di un’inchiesta per le sue attività in Nigeria. Lo ha confermato il ministero pubblico cantonale, sottolineando che la procedura è stata aperta prima delle rivelazioni dei media legate ai cosiddetti Paradise Papers. Ad essere oggetto di accertamenti sarebbero in particolare i contratti stipulati tra la società attiva nel commercio di petrolio l'uomo d'affari nigeriano noto anche in Ticino. Si tratta di Kola Aluko, già sottoposto ad indagini e nel mirino anche dell’FBI americana.
Secondo la ONG public eye, che da anni tiene d'occhio i giganti delle matierie prime basate in Svizzera, l'inchiesta verte su pagamenti versati all'ex ministro del petrolio nigeriano per assicurarsi i diritti di trivellazione.
Di recente gli inquirenti ginevrini hanno proceduto alla confisca di documenti e al blocco di alcuni fondi. Inoltre dal 2016 stanno rispondendo a numerose richieste di assistenza giudiziaria da parte dell'Inghilterra. Una richiesta in tal senso è inoltre giunta anche dalla Nigeria.
Lo sfruttamento dei pozzi di petrolio tra il 2010 e il 2014, avrebbe dovuto fruttare miliardi alla Nigeria, ma così non è stato. Nello stesso periodo, Kola Aluko è passato da milionario uomo d'affari e politico a miliardario amico delle star. Centinaia i suoi investimenti immobiliari, anche in Svizzera e in Ticino dove ha abitato fino a non molto tempo fa. A Porza ha comprato Villa Floridiana e a Montagnola tre terreni con edificio di prestigio.
Vitol, la società svizzera con il maggior fatturato (prima di Glencore e Nestlè), dal canto suo afferma di non fare affari con aziende corrotte, e quella del nigeriano, la Seven Energy, che ora non è più diretta dal nigeriano, non sarebbe sotto inchiesta.
Diem/RG
Per saperne di più Falò 15.9.2016 - I miliardi di Kola Aluko
RG 18.30 del 11.11.17: il servizio di Paola Latorre
RSI Info 11.11.2017, 22:00
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