Esistono prove a sufficienza per condannare il presidente siriano Bachar al-Assad per crimini di guerra. Lo ha dichiarato Carla Del Ponte, membro dimissionario della Commissione Indipendente d'inchiesta sulla Siria, a Matin Dimanche e SonntagsZeitung.
"Non ho mai visto un conflitto così violento, nel quale vi siano così tanti bambini uccisi, torturati, decapitati. I bimbi sono le prime vittime di questo conflitto", ha sottolineato.
Nonostante le prove - spiega Del Ponte - a causa del veto russo al Consiglio di sicurezza dell'ONU contro la creazione di un tribunale internazionale ad hoc, per il momento non vi sarà né un atto di accusa né una corte che si occupi del reati della guerra siriana. Per questo la ticinese - ex procuratrice della Confederazione, ex procuratrice generale del Tribunale penale internazionale dell'Aja per l'ex Jugoslavia e di quello che si è occupato del genocidio in Ruanda - spiega di aver inviato le proprie dimissioni alla Commissione. "Vogliono anche essere una provocazione. Devono servire a mettere sotto pressione il Consiglio di sicurezza, che deve rendere giustizia alle vittime", aggiunge Del Ponte.
ATS/M. Ang.