I costi per la disattivazione delle centrali nucleari svizzere continuano ad aumentare. Le ultime stime, effettuate nel 2016 e verificate da esperti indipendenti, evidenziano che gli importi ammontano a circa 23,5 miliardi di franchi, il 13% in più rispetto a quanto preventivato nel 2011.
Lo studio è stato realizzato da swissnuclear per conto della Commissione per il Fondo di disattivazione e il Fondo di smaltimento (STENFO). "Negli ultimi mesi i risultati sono stati confrontati con quelli delle centrali nucleari estere", si legge in una nota diramata giovedì mattina.
Gli esperti hanno giudicato corretto il calcolo di swissnuclear, che prevedeva 22,8 miliardi franchi di spese, ma hanno ritenuto necessario apportare alcuni adeguamenti, che hanno portato la stima a 23,484 miliardi. Toccherà ora al Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) determinare i costi definitivi delle eventuali disattivazioni.
ATS/MABO