Svizzera

Alptransit sud: Genova è lontana

Collaborazione tra Roma e Berna: intese su ricerca e innovazione tecnologica, ma preoccupazione sul collegamento alla NTFA

  • 13 aprile 2019, 23:00
  • 22 novembre, 22:28
02:48

RG 18.30 del 13.04.19 Il servizio di Claudio Bustaffa

RSI Info 13.04.2019, 22:14

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Nessuna novità sul dossier fiscalità e frontalieri, ma il Forum per il dialogo tra Svizzera e Italia, che si è chiuso sabato a Genova, è stata l’occasione per consolidare la collaborazione tra Roma e Berna, in particolare su ricerca e innovazione tecnologica. E anche per fare il punto sul tema trasporti, sul collegamento tra Alptransit e il porto di Genova.

Gli interessi in comune incoraggiano a lanciare un progetto pilota a livello europeo, la creazione di un nuovo campus virtuale italo-svizzero. "Si tratta di fare un balzo in avanti - spiega Giorgio Margaritondo, vicepresidente dell'USI e consulente dell'Istituto Italiano di tecnologia - verso nuove iniziative nel campo della ricerca e nel campo dell'insegnamento".

Ricerca, insegnamento ma anche innovazione e trasferimento tecnologico. È la proposta più concreta emersa dal Forum e già per settembre è attesa la presentazione del progetto nei dettagli.

Tutt'altro scenario, invece, sul tema trasporti. Ancora da capire come continuerà Alptransit a sud di Lugano. Il porto di Genova sembra ancora molto lontano e il terzo valico, ovvero il traforo ferroviario a nord di Genova che ancora manca, non è l'unico problema.

"C'è ancora tanto da fare - dice Marco Terranova, amministratore delegato di FFS Cargo Italia -. Occorre liberare la montagna, come già è stato fatto col Gottardo. Ed eliminare una serie di vincoli normativi, di differenze tra la ferrovia in Italia e in Svizzera che disturbano il flusso, ad esempio: in Italia stiamo ancora lavorando con due macchinisti sulla locomotiva - (i sindacati si oppongono per motivi di sicurezza n.d.r.) - e non siamo ancora riusciti a unificare i segnali di coda, gli ETCS, i sistemi di controllo di marcia treno e di sicurezza delle locomotive".

Edoardo Rixi, viceministro alle infrastrutture e trasporti, spiega che sul terzo valico "manterremo i tempi". "Il tema vero non è il terzo valico. Io sono preoccupato per la progettazione sulla Lombardia. Stiamo cercando di anticiparla. In Italia per la progettazione di questo tipo occorrono 30 mesi".

La Svizzera è preoccupata per la realizzazione della ferrovia a sud di Alptransit. Su questo punto Rixi risponde: "Se non siamo folli faremo questi lavori".

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha invece voluto fornire dati più precisi sulla fine dei lavori del terzo valico. Il tunnel ferroviario a nord di Genova dovrebbe entrare in funzione nel 2023.

RG/C. Bustaffa /M. Ang.

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