Non c’è un problema di gestione all’interno del Dipartimento della difesa (DDPS). Lo ha assicurato la consigliera federale Viola Amherd, che in un’intervista a RTS ha anche ribadito che RUAG ha firmato il contratto di vendita dei Leopard 1 senza informarla.
La lista dei casi imbarazzanti per il DDPS però è sempre più lunga: il capo dei servizi segreti della Confederazione licenziato, la nomina del segretario di Stato per la sicurezza che poi però rinuncia all’incarico prima di firmare il contratto, la quasi crisi diplomatica con la Francia per non aver comprato i suoi aerei da combattimento, il “buco” (ufficialmente negato) nelle finanze militari e ultimo, ma non meno rilevante, il caso RUAG-Leopard.
“È un dipartimento con molti progetti e 13’000 collaboratori: è normale che ci possano essere problemi”, ha sottolineato la consigliera federale ai microfoni di RTS. “Sono la capa e mi assumo la responsabilità di tutto ciò che accade nel mio Dipartimento, è chiaro. Ma non so se sia necessario che io mi ritiri, non credo”.
Sulla compravendita dei carri armati Leopard 1 che si trovano parcheggiati in Italia Viola Amherd ha voluto precisare che il contratto con la Germania è stato firmato a sua insaputa: “Sono stata informata che RUAG voleva vendere, è stato detto a RUAG che dopo il primo parere positivo, doveva fare richiesta formale alla SECO. Dopo hanno firmato il contratto senza parlare con noi. Bisogna proprio controllare i dettagli, lo storico”.
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Di questo caso si è occupato il Controllo federale delle finanze. Dal suo rapporto, reso noto martedì, emergono dei problemi di gestione, di conseguenza, ha precisato ancora Viola Amherd verranno adottate delle misure per risolvere questi problemi.
I carri armati della discordia
RSI Info 08.09.2023, 16:10
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