Amherd a Parigi fra sport e diplomazia

A Parigi “c’è un bellissimo ambiente” nel giorno dell’apertura ufficiale dei Giochi olimpici, con la cerimonia delle 20.00 sulla Senna alla quale è presente la presidente della Confederazione Viola Amherd, che venerdì mattina ha visitato Casa Svizzera. Allo stesso tempo, però, la città è presidiata da migliaia di agenti, “una presenza necessaria” - secondo Amherd - nell’attuale contesto geopolitico. Al dispositivo di sicurezza partecipano anche 17 agenti svizzeri di sette diverse polizie cantonali, fra cui specialisti in esplosivi con cani addestrati a ritrovare ordigni.

La responsabile del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport ha un ricco programma durante la sua trasferta francese iniziata giovedì e prevista fino a domenica. “Domani seguirò tutto il giorno gli atleti rossocrociati e non vedo l’ora di vedere le loro performance”, ha affermato. La sua speranza è in particolare quella di assistere alla partita di tennis che sui campi del Roland Garros Stanislas Wawrinka disputerà contro il russo Pavel Kotov. Con i suoi 128 membri, quella presente a Parigi è la più nutrita delegazione elvetica ai Giochi estivi dall’edizione di Los Angeles 1984: Amherd si è augurata che possa fare incetta di medaglie, anche se le 13 conquistate a Tokyo furono “un grande risultato” che non sarà facile ripetere.

C’è poi l’aspetto politico: Amherd ha presenziato al “Paris Summit 2024” su sport e sostenibilità. C’era anche il presidente del CIO Thomas Bach, con cui è in contatto regolare: la Svizzera è interessata ad accogliere i Giochi invernali del 2038. Berna lavora in particolar modo per garantire i fondi privati che permetteranno di organizzare un evento di tale portata senza grandi sforzi per le casse pubbliche.