La paura di una nuova ondata di attacchi terroristici non risparmia la Svizzera. Il Servizio delle attività informative della Confederazione parla di un grado di minaccia aumentata. Tanto che non solo la Città di Berna, ma anche per esempio Basilea, Zurigo hanno potenziato il proprio dispositivo di sicurezza non tollerando questa settimana manifestazioni legate al conflitto in Medio Oriente. Il tutto nonostante le autorità federali abbiano sottolineato come la Svizzera sia meno esposta di altri Stati, non prendendo parte militarmente a coalizioni internazionali contro il sedicente Stato islamico.
Allerta alta anche in Svizzera
Telegiornale 18.10.2023, 20:35
Ieri, a Berna, si sono verificati momenti di tensione. Attorno a Palazzo federale è stata evacuata un’ampia zona a causa di due oggetti sospetti, seppure poi l’allarme sia rientrato. Ma resta difficile ricordare un’operazione di tale portata: lo stesso Consiglio federale è stato scortato fuori dallo stabile. In ogni caso, se è vero che il Servizio delle attività informative della Confederazione non dispone di indizi che rivelino piani d’attacco concreti, dall’altra parte la minaccia terroristica nel Paese è aumentata. Ed è una minaccia caratterizzata in particolare dal movimento jihadista, simpatizzanti del sedicente Stato islamico o persone imbevute di propaganda jihadista. Tanto che lo scenario di matrice terroristica più plausibile per la Svizzera in questo momento sarebbe un atto di violenza commesso da un singolo individuo con motivazioni jihadiste contro obiettivi scarsamente protetti come i raduni di persone.
E mentre diverse città elvetiche impediscono i cortei, in altre città d’Europa (o in Romandia, come oggi - giovedì - a Losanna) si continua a scendere in piazza. In Francia, ad esempio, si sono tenute diverse manifestazioni, anche con disordini. Così a Le Havre, in Normandia, dove otto persone sono state fermate per danneggiamenti di arredo urbano e incendio di cassonetti e materiale pubblico. Stesso numero di fermi anche nella vicina Rouen dove negli scontri sono rimaste ferite undici persone, tra cui una donna che lamenta l’amputazione del proprio pollice, e due agenti di polizia anch’essi colpiti alla testa con delle pietre. Altri scontri si sono verificati a Lione e Rennes.