Segnalare i cantieri illegali e contrastare il lavoro nero tramite un’app per smartphone. In Ticino l’idea venne sviluppata nel 2015, e nel Vallese è stato presentato mercoledì un progetto simile, dal nome di "Schwarzarbeit-app" e realizzato per conto dell’Associazione paritaria vallesana del settore edile.
“L’obbiettivo non è incoraggiare la delazione, ma difendere posti di lavoro, qualità e sicurezza - ha dichiarato Serge Métrailler, presidente dell’Associazione per il rafforzamento dei controlli sui cantieri edili (ARCC) incaricata di coadiuvare le ispezioni cantonali – Qualsiasi cittadino sarà in grado di scattare in maniera anonima le foto di un cantiere sospetto e informarci per permetterci di analizzare la situazione”.
In merito alla questione sulla protezione dei dati, Metrailler sottolinea che il software non fa che sostituire le polaroid usate in passato per lo stesso genere di segnalazioni. “Comunque, ammette - il presidente dell’ARCC - filmare o fotografare qualcuno a sua insaputa resta un reato, e questo potrebbe porre qualche problema”.
ATS/Bleff