Il Consiglio federale ha stabilito che la revisione della legge contro il lavoro in nero, adottata dal Parlamento, debba entrare in vigore in gennaio.
I nuovi strumenti permetteranno d'ampliare la cerchia delle fonti visto che le segnalazioni di casi sospetti potranno provenire anche dall'assistenza sociale, dal controllo degli abitanti e dal corpo delle guardie di confine, organi che spesso, durante i loro controlli, s'imbattono in violazioni che non riguardano direttamente il loro campo d'azione.
La mancata emersione, per un valore stimato al 6-7% del prodotto interno lordo elvetico, toglie allo Stato prezioso substrato fiscale.
ATS/dg