Non stiamo parlando della celebre mela morsicata, simbolo inconfondibile dei suoi prodotti tecnologici, ma della riproduzione naturale del frutto in sé, quasi una foto. Ebbene anche questa immagine è un marchio registrato da Apple, marchio che non usa ma che difende con i denti in tutto il mondo. Anche in Svizzera, dove però nel 2022 l'Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) ne aveva negato la protezione, sostenendo tra l'altro come l'immagine classica di una mela fosse patrimonio comune, un'indicazione di contenuto, niente più.
Ora però il Tribunale amministrativo federale ha accolto il ricorso di Apple: il marchio è da proteggere, ma - attenzione - è da proteggere per impieghi legati a registrazioni audio, video o cinematografiche, quindi nel campo della tecnologia, dove è attiva anche Apple.
La sentenza era attesa anche dall'Associazione Svizzera Frutta, ma il suo direttore, Jimmy Mariethoz, tira un sospiro di sollievo. Il suo timore era che l'utilizzo della mela nel logo o nella promozione della frutta fosse vietata, così non sarà, la sentenza non va a toccare questo settore. Piuttosto dovrebbe vedersela con i legali di Apple chi decidesse di vendere prodotti audio o video usando il simbolo della mela. Per ora solo un'ipotesi improbabile in Svizzera. E così rimane soprattutto la volontà di Apple di difendere in tutti i modi questo simbolo, questo riflesso naturale che lega l'immagine di una mela alla società californiana.
La vittoria colta da Apple, nel paese che lega il frutto al mito di Guglielmo Tell, fa notizia. Ma non rappresenta un caso unico. Sono infatti decine le richieste inoltrate dal gigante di Cupertino alle autorità nazionali che disciplinano i marchi. Talvolta vedendosi dare ragione, come in Turchia, Israele e Giappone. In Svizzera la questione non è però ancora chiusa, la sentenza, resa pubblica giovedì, potrebbe infatti essere impugnata davanti al Tribunale federale.