La pressione sull’Italia va mantenuta, intervenendo a Bruxelles, affinché rispetti gli accordi di Dublino e si riprenda i richiedenti asilo respinti dalla Svizzera perché già registrati nella Penisola. Fin qui si tratta di circa 400 persone.
È quanto chiede una mozione di Damian Müller (PLR/LU) approvata martedì anche dal Consiglio nazionale per 124 voti a 60 e 6 astenuti. Agli Stati l’atto parlamentare era stato accolto nel giugno scorso con 23 voti a 14 e 5 astenuti.
Per i sostenitori della mozione, la Svizzera deve intervenire a livello europeo affinché si ponga fine a una situazione inaccettabile in seguito alla decisione unilaterale dell’Italia di sospendere gli accordi di Dublino, a causa del forte afflusso di migranti negli ultimi mesi.
La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha affermato di condividere queste preoccupazioni quanto al mancato rispetto di Dublino, dopo che l’Italia ha promulgato la situazione di emergenza a fronte del massiccio afflusso di migranti, specie a Lampedusa, tra cui migliaia di minori non accompagnati. Tuttavia ha anche fatto presente di essere già intervenuta a Bruxelles e con Roma assieme ad altri Paesi per rendere attenta la Commissione europea della situazione e di continuare a farlo. Insomma, la Svizzera non accetta supinamente questa situazione e, nonostante le difficoltà attuali, allontana più migranti dal proprio territorio di quanti sia obbligata ad accogliere secondo i dettami del trattato. In un certo senso, quindi, la mozione è inutile.