Concedere l'asilo subito, non solo a chi fugge dall'Ucraina, ma anche a chi in Russia contesta Vladimir Putin e ai disertori dell'esercito russo, che si stima siano decine di migliaia di persone. A proporlo sono politici ed esponenti di associazioni e sindacati; reputano che, così facendo, si possa indebolire la macchina da guerra russa.
Disertare l'esercito e non combattere. Secondo le informazioni di chi opera sul terreno si registrano svariati casi nelle fila delle forze armate russe. Persone che fuggono e talvolta cercano protezione in Europa. Protezione che non ricevono tanto facilmente. Per questo - con una appello- vari esponenti politici, associativi e sindacali chiedono al Consiglio federale e al Parlamento di concedere protezione ai disertori russi e a chi si esprime pubblicamente contro la guerra in Russia.
L'idea di dare subito asilo ai disertori si fa largo anche in Europa, ed è stata evocata anche dal presidente del consiglio europeo, Charles Michel.
Attualmente in Svizzera lo statuto di protezione speciale S viene concesso solo a chi fugge dall'Ucraina. E oggi un disertore russo o un obiettore di coscienza dovrebbe chiedere asilo e avviare una normale procedura, più lunga e complessa.
Ora si attende la decisione politica che spetta al Consiglio federale.
Che protezione per i disertori russi
Telegiornale 22.04.2022, 22:00