Svizzera

Asilo, chieste agevolazioni per statuto S

La Commissione del Consiglio nazionale presenta una mozione in tal senso e chiede massima attenzione per la situazione dell'asilo in Ticino

  • 18 agosto 2023, 19:16
  • 5 settembre 2023, 07:57
Foto d'archivio

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Chi beneficia di statuto di protezione S deve avere un accesso più facile al mercato del lavoro. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) ha presentato una mozione in tal senso, con l'obiettivo di ridurre gli ostacoli attualmente posti all'attività lucrativa di queste persone. Ha inoltre chiesto la massima attenzione per quanto riguarda la situazione dell'asilo in Ticino.

I contratti di lavoro con persone dotate dello statuto di protezione S non dovranno più essere autorizzati, bensì unicamente notificati, precisa una nota diffusa venerdì dai servizi parlamentari. La Commissione è stata inoltre informata che è in programma una campagna in materia di formazione allo scopo di promuovere l'integrazione nel mercato del lavoro.

La CIP-N ha pure potuto fare il punto della situazione dell'asilo, incontrando la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia, Élisabeth Baume-Schneider. La dinamica a livello internazionale è complessa e la Svizzera non è posizionata peggio degli altri Paesi, prosegue la nota, aggiungendo che il sistema funziona e non vige il caos.

La questione dell'accoglienza è particolarmente urgente e la Commissione si aspetta che la Confederazione incentivi tutti i Cantoni ad assumersi le proprie responsabilità mettendo a disposizione centri e posti.

Asilo, situazione moto tesa in Ticino

In Ticino la situazione è molto tesa, poiché i centri federali accolgono molte persone e una piccola parte di esse disturba l'ordine pubblico, rileva la CIP-N, esortando il Dipartimento a osservare attentamente la situazione in collaborazione con le autorità locali e ad avvalersi di ogni base legale possibile (per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico) ed evitare una concentrazione troppo elevata di persone mediante una ripartizione più equilibrata con i cantoni della Svizzera centrale.

Riguardo ai respingimenti verso il primo Paese di accoglienza, occorre sempre porre grande attenzione alla dinamica con l'Italia, conclude la CIP-N.

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