La pressione migratoria continuerà a essere gestita con la partecipazione dei Cantoni, anche nel caso di un maggior afflusso di profughi, atteso nei mesi autunnali.
Lo ha ribadito dalle colonne del Matin Dimanche la ministra di Giustizia e Polizia Elisabeth Baume-Schneider. La consigliera federale, sempre dalle colonne del domenicale romando, ha dichiarato di "essere contraria a che la Confederazione gestisca l'intero processo, come ha fatto durante la pandemia di Covid-19. Non possiamo centralizzare le decisioni e mettere in comune i costi", ha dichiarato Elisabeth Baume-Schneider.
La ministra di dice anche "sensibile alla realtà dei Cantoni". L'attuale "puzzle di responsabilità" è "molto svizzero", aggiunge. Venerdì le autorità federali avevano ventilato una possibile cifra totale di 28'000 rifugiati, giunti in Svizzera su tutto l'arco dell'anno. La responsabile di Giustizia e Polizia "apprezza pertanto la collaborazione coi Cantoni, disposti a offrire 1'800 posti supplementari" (sui circa 3'000 necessari).
Notiziario 9.00 del 27.08.2023
Notiziario 27.08.2023, 09:14
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