Ticino e Grigioni

Pasture: Novazzano e Balerna contro i 250 posti in più

La polemica sull'eccessivo numero di richiedenti infiamma nel Mendrisiotto e i due esecutivi rendono pubblico il malumore espresso alla SEM per 250 posti supplementari

  • 28 luglio 2023, 18:28
  • 27 agosto 2023, 12:26
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Veduta esterna del centro federale di Pasture

  • Tipress
Di: Spi 

I Municipi di Novazzano e Balerna salgono sulle barricate contro la decisione della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di creare ulteriori 250 posti di alloggio temporaneo nello stabile di Pasture.

La notizia emerge ora, dopo che i due comuni hanno reso pubblici venerdì due scritti quasi identici con cui lo scorso maggio manifestavano il loro disappunto alla responsabile della SEM, Christine Schraner Burgener. La comunicazione da Berna, che ha fatto storcere il naso ai due esecutivi, è del 21 aprile scorso e annunciava, oltre all’aumento di posti, l’intenzione della SEM rinunciare a trasformare in stabile amministrativo l’attuale centro di Pasture, quando sarà pronto la prossima primavera il nuovo Centro federale d’asilo (CFA).

Peggio, Novazzano e Balerna ricordano che “il numero massimo di 350 posti ci era stato in tutti i modi assicurato, addirittura direttamente dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga”. Ora se ne aggiungerebbero altri 250, nello stabile temporaneo di Pasture, posti per cui i due Municipi ritengono che “vada cercata un’altra ubicazione per la creazione di alloggi temporanei”.

La divulgazione odierna dei due scritti si inserisce nella polemica sull’eccessivo numero di richienti l’asilo ospitati nel Mendrisiotto. A Chiasso è stata lanciata nelle scorse settimane una petizione, con primo firmatario l’ex sindaco Moreno Colombo, che critica la gestione del flusso migratorio e i problemi di sicurezza annessi: “L’autorità federale – si legge nel testo - aveva assicurato alle autorità comunali che al massimo ci sarebbero state 350 persone richiedenti l’asilo. Siamo arrivati a superare le 600 unità. Non è quello che è stato concordato nei patti e questo crea delle difficoltà».

Ai microfoni della RSI la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, nei giorni scorsi, si era rivolta agli abitanti di Chiasso: “Ho grande comprensione - aveva detto - per la popolazione. Talvolta è difficile vivere vicino a questi centri d'accoglienza, soprattutto quando - in alcuni periodi dell’anno - c'è un forte aumento degli ospiti e quando il profilo delle persone alloggiate è problematico”.

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L'intervista completa a Elisabeth Baume-Schneider

RSI 26.07.2023, 23:14

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