La deputazione ticinese alle Camere scrive al Consiglio federale, preoccupata per il numero di migranti che affolla il sud del Ticino. Un incontro con le autorità di Chiasso ha messo in evidenza i problemi di ordine pubblico.
La lettera è partita oggi, in direzione della Capitale. La deputazione chiede un intervento del Governo, per evitare che il territorio meridionale della Svizzera si ritrovi saturo e incapace di gestire efficacemente il flusso di migranti. Preoccupazioni sorte dopo un incontro con il comandante della polizia di Chiasso Nicolas Poncini e la capodicastero sicurezza Sonia Regazzoni, i quali hanno illustrato la situazione attuale.
"I tre comuni del basso Mendrisiotto coinvolti avevano stipulato con la Confederazione un accordo per ospitare 350 persone a Pasture e a Chiasso, che per la nostra regione è già un numero elevato. A dicembre però siamo arrivati a 600 persone e ora oscilliamo tra i 550 ed i 600. Inoltre parecchie di queste persone non rientrano alla sera, quindi sono in giro sul territorio durante la notte e nessuno sa bene che cosa fanno. E infine, mancano le basi legali per contrastare i reati che vengono commessi. Parlo di furti e danneggiamenti, ma anche degli atteggiamenti molesti e delle liti che inficiano la vivibilità di Chiasso", spiega Regazzoni.
"Questi eventi che disturbano la popolazione rischiano di compromettere la solidarietà che Chiasso ha sempre dimostrato nel corso degli anni. Se non gli si da risposta, il rischio è che poi le persone diventino più intransigenti e in qualche modo meno disposte ad accettare queste persone che vengono nel nostro Paese", afferma il consigliere nazionale Alex Farinelli.
"Ora ci aspettiamo che il Consiglio federale agisca, rapidamente e con misure incisive. Concretamente, riducendo il numero di asilanti che si trovano nel Mendrisiotto. Poi mettendo a disposizione maggiori risorse finanziarie per gestire questo problema. Ed infine creando le basi legali per adottare misure che vadano a colpire gli asilanti recalcitranti al di fuori dei centri di accoglienza", gli fa eco il consigliere nazionale Fabio Regazzi.
La situazione a Lampedusa e sugli altri fronti caldi degli assi migratori continentali, fa pensare che le cose nelle prossime settimane non miglioreranno.