La legge sulle attività informative della Confederazione, approvata dal popolo nel settembre del 2016 con il 65,5% dei voti, prevede che i documenti del SIC, i servizi segreti elvetici, restino nascosti al pubblico per 50 anni. Un termine che non basta però al Governo, che nell'ordinanza di applicazione posta in consultazione fino al 16 aprile lo ha prolungato di 30 anni per gli atti già depositati negli archivi federali. Sarebbero in particolare toccati dalla misura gli incarti consegnati fra il 1967 e il 1997, come quelli sui rapporti fra la Svizzera e il regime dell'apartheid sudafricano.
Lo rivela un'inchiesta di SRF, che dà voce alle critiche dello storico Peter Hug, per il quale dar prova di una maggiore apertura sarebbe un deterrente efficace contro leggende e teorie complottistiche.
Un termine di 80 anni era già stato introdotto tre anni fa per 160'000 dossier militari. Dopo le osservazioni ricevute, tuttavia, è rimasto in vigore solo per un migliaio di essi.
SRF/pon