Due consiglieri agli Stati, il socialista Paul Rechsteiner e il democentrista Alex Kuprecht, sono alla testa di un movimento che intende dar vita ad un’ampia alleanza politica a sostegno dell’idea che gli averi della Banca nazionale svizzera contribuiscano al sistema previdenziale nazionale. Un sistema che, con l'iniezione di circa 2 miliardi di franchi annui, potrebbe, se non essere risanato, almeno stabilizzato.
Stando a quanto riferito dalla Sonntags Zeitung che parla di un coinvolgimento anche del capo del Dipartimento delle finanze Ueli Maurer, in primo piano ci sarebbe l'idea di fare in modo che parte degli utili vada a sostenere le pensioni e che gli interessi negativi introdotti dalla BNS per contrastare la forza del franco non pesino sui conti dell’AVS e degli istituti LPP.
"È assurdo che anche l'assicurazione sociale debba soffrire a causa dei tassi negativi", ha affermato al giornale l’ex presidente dell’Unione sindacale svizzera. Quale primo passo l’istituto di emissione dovrebbe essere incoraggiato a versare un contributo volontario ai fondi pensione.
RG 08.00 del 04.02.19: la corrispondenza di Gianluca Olgiati
RSI Info 04.02.2019, 09:12
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