Il Tribunale federale ha condannato in via definitiva a tre anni di carcere la tata che, nel dicembre 2013, a Ginevra, aveva scosso violentemente una neonata per farla smettere di piangere.
I movimenti avevano provocato un ematoma nella bimba di sette mesi, che poco dopo è deceduta. In prima istanza, il tribunale correzionale aveva dichiarato la donna colpevole di omicidio, condannandola a una pena di sei anni.
In seconda istanza, la Corte di giustizia aveva scartato l'ipotesi di omicidio. I giudici della Camera penale d'appello e di revisione avevano constatato che la donna non era preparata in materia di cura dei bambini e che in particolare non conosceva la sindrome del bambino scosso.
Tuttavia, secondo il Tribunale federale, l'impreparazione non giustifica il gesto violento. La Corte cantonale ha constatato che la donna era consapevole di mettere la vita della neonata in pericolo. Di conseguenza, la condanna per omicidio colposo è stata confermata definitivamente.
ATS/eb