Svizzera

Bilancio sull’esercito in campo per risollevare il Vallese

I militi di due battaglioni da lunedì stanno aiutando a pompare acqua dalle zone colpite dall’esondazione del Rodano - Preoccupazione per due giganti dell’industria paralizzati dal maltempo

  • 2 luglio, 11:56
  • 2 luglio, 14:11
01:23

RG delle 12.30 del 02.07.24, il servizio di Lucia Mottini

RSI Info 02.07.2024, 13:19

  • Keystone
Di: RSI Info/ATS 

Nella regione di Sierre e Chippis, in Vallese, l’esercito sta aiutando da lunedì a gestire i danni causati dal maltempo e dall’esondazione del Rodano. Sul terreno sono impegnati una cinquantina di militi del battaglione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe, nonché del battaglione del genio 6.. Gli interventi riguardano soprattutto il pompaggio di masse d’acqua dalle cantine e lo sgombero delle vie di comunicazione.

A fare il punto della situazione, martedì mattina a Sierre, sono stati il primo tenente Jean-Claude Gagliardi e la responsabile del servizio di sicurezza e del militare Marie-Claude Noth-Ecoeur. “Lavoriamo a stretto contatto con i servizi di emergenza civili e con il Canton Vallese”, ha spiegato il graduato in conferenza stampa. Da parte sua la rappresentante del Cantone si è detta molto soddisfatta del fatto che l’esercito stia aiutando a far fronte alla tempesta. “Centinaia di servizi di emergenza di diverse organizzazioni stanno lavorando in varie zone del cantone da sabato sera. Domenica pomeriggio, con queste forze ormai affaticate, è stato chiesto aiuto all’esercito”.

 L’obiettivo era quello di normalizzare la situazione il più rapidamente possibile per consentire agli sfollati di tornare a casa. “Vorrei ringraziare l’esercito per il suo impegno e per essere accorso in nostro aiuto così rapidamente in questa situazione eccezionale”, ha detto Marie-Claude Noth-Ecoeur. L’aiuto militare è pianificato sino al 10 luglio, con possibilità di venir prolungato.

Attività economiche: “Giganti coi piedi nell’acqua”

Le inondazioni che hanno colpito duramente il Vallese nel fine settimana stanno paralizzando anche alcune importanti attività economiche. A Sierre e Chippis l’esondazione del Rodano ha colpito in particolare gli stabilimenti di Constellium e Novelis, importanti datori di lavoro nel cantone. Le Temps parla di giganti con i piedi nell’acqua.

Le due aziende, specializzate nel riciclaggio e nella fabbricazione di prodotti in alluminio, impiegano 1’200 persone in Vallese, ricorda la testata. In totale l’allagamento della zona industriale di Sierre-Chippis interessa oltre 2’000 persone che lavorano sul posto, ha indicato il consigliere di stato Christophe Darbellay - responsabile del dipartimento dell’economia e della formazione - in dichiarazioni riportate martedì dal quotidiano. L’acqua ha comunque causato danni anche a numerose altre realtà, come per esempio all’emittente televisiva Canal9 e all’unità locale della Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale (HES-SO).

È ancora troppo presto per valutare i danni alle strutture industriali o per fornire stime sulla ripresa dell’attività, fa sapere Darbellay. Le imprese Constellium e Novelis hanno però già chiesto il lavoro ridotto per le loro maestranze.

Gli stabilimenti in questione sono importanti per entrambi i gruppi: Constellium lavora per il settore ferroviario, Novelis per il comparto automobilistico. In entrambi i casi si tratta di industrie che forniscono i loro prodotti in tempi ridottissimi: “è quindi importante poter inviare segnali in tempi brevi”, afferma Darbellay. Secondo l’ex presidente del Partito popolare democratico svizzero (oggi Centro) è necessario un lavoro a lungo termine per rendere il Rodano più sicuro nella zona colpita.

02:44

In Vallese torna pian piano la normalità

Telegiornale 01.07.2024, 20:00

Correlati

Ti potrebbe interessare