A un mese dall’alluvione, nella località bernese di Brienz sono stati completati i principali lavori di sgombero dei detriti, il torrente Milibach è tornato a scorrere nel suo alveo e a monte è stata svuotata la vasca di contenimento.
Ma non è ancora finita: le autorità comunali e le persone direttamente interessate dalle conseguenze del maltempo sono ora chiamate a prendere decisioni difficili. Dopo l’evacuazione e le prime misure di protezione provvisorie, il prossimo passo sarà infatti quello di chiarire quali provvedimenti saranno necessari in futuro lungo il corso d’acqua e quali abitazioni dovranno eventualmente essere abbandonate.
“È ancora una questione aperta”, ha spiegato martedì il sindaco Peter Zumbrunn in un incontro con i media. “I diretti interessati saranno ascoltati da un gruppo consultivo”. Potrebbero volerci tre anni prima che sia disponibile un progetto concreto di ingegneria idraulica.
Sono ancora una dozzina le case disabitate. Circa la metà delle settanta persone sfollate sono nel frattempo tornate nelle loro abitazioni, che sono tutte state riallacciate alla rete elettrica, alla distribuzione dell’acqua e alla canalizzazione.
Dall’alluvione, che si è abbattuta sulla regione nella serata dello scorso 12 agosto, a Brienz sono state portate via tonnellate di detriti che il torrente ingrossato aveva portato nel villaggio. In determinati casi è stata necessaria la rimozione di massi del peso di 250-300 tonnellate.
Brienz, una settimana dopo il maltempo
Telegiornale 20.08.2024, 20:00
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Notiziario 10.09.2024, 14:00
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