La Svizzera deve partecipare al sistema di compensazione del CO2 alla frontiera previsto dall'UE nell'ambito del cosiddetto Green New Deal, contribuendo anche al suo sviluppo. È quanto prevede una mozione della Commissione dell'economia e dei tributi del Nazionale approvata oggi dalla Camera del popolo con 113 voti contro 69.
L'introduzione del previsto sistema di compensazione dell’Ue avrà inevitabilmente un impatto anche sulla Svizzera. E – stando al relatore commissionale Beat Walti (PLR/ZH) – le imprese elvetiche potrebbero essere penalizzate se la Confederazione non dovesse parteciparvi. Scopo dell'atto parlamentare è quindi fare in modo che le imprese svizzere non vengano svantaggiate nella concorrenza internazionale.
Una minoranza e il Consiglio federale hanno invano chiesto di respingere la mozione sostenendo che sia come minimo prematura. “Occorrerebbe aspettare finché non verranno chiarite le modalità di attuazione del sistema e le condizioni di un'eventuale partecipazione di Paesi terzi” ha infatti affermato il consigliere federale Guy Parmelin invitando i parlamentari ad attendere i risultati di un postulato in materia già approvato dal Parlamento.
Il Consiglio degli Stati deve ancora esprimersi.