La bocciatura della legge sul CO2 da parte del Nazionale è stata accolta con favore dall'Iniziativa delle Alpi che proprio martedì mattina ha presentato uno studio dal quale emerge che i camion odierni emettono la stessa quantità di anidride carbonica di quelli del 1990. Meglio quindi ricominciare a lavorare da capo alla nuova legislazione, secondo l'associazione che chiede di agire anche sul traffico pesante introducendo dei limiti di emissione che attualmente non ci sono.
"In considerazione dei cambiamenti climatici, questo è più che uno scandalo", ha affermato il presidente Jon Pult introducendo a Berna la presentazione dell'analisi realizzata per conto dell'Iniziativa dall'ufficio di pianificazione ambientale KBP. "I valori limite per le polveri sottili e gli ossidi d'azoto del traffico stradale delle merci sono stati continuamente inaspriti. Di conseguenza le emissioni di questi inquinanti atmosferici sono diminuite di più dell'80% rispetto all'anno 1990. Per le emissioni di CO2, invece, non si è ottenuto alcun miglioramento", ha spiegato il coautore dell'analisi Res Isler.
Una situazione insoddisfacente anche per l'Istituto federale di ricerca sui materiali. "L'EMPA appoggia una legislazione sul CO2 per i camion", ha detto il direttore della Divisione sistemi di propulsione per veicoli Christian Bach sottolineando che: "tecnologie con emissioni ridotte sono disponibili, ma senza norme di legge sono troppo care". Invece sfruttando quanto già c'è a disposizione entro il 2030 il consumo di carburante dei camion potrebbe essere ridotto di più di un terzo.
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