Svizzera

Canone, mobilitazione romanda

Varie personalità e semplici cittadini uniti in una associazione per contrastare l’iniziativa No Billag “che porterebbe a un deserto mediatico”

  • 2 novembre 2017, 18:00
  • 23 novembre, 03:44
Sarebbero soprattutto le minoranze linguistiche a farne le spese, sottolinea l'associazione

Sarebbero soprattutto le minoranze linguistiche a farne le spese, sottolinea l'associazione

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Un’associazione contro la scomparsa delle aziende di comunicazione è stata creata giovedi nella Svizzera romanda. Vuole contrastare l'iniziativa No Billag, in votazione federale il 4 marzo 2018, che, se approvata, sancirebbe la scomparsa della SSR e del servizio pubblico radiotelevisivo. I promotori, in un comunicato, elencano le ragioni per dire “no” a questa iniziativa.

Si rischia un “deserto audiovisivo locale” (anche una ventina di emittenti private potrebbe sparire nella sola Romandia) a favore di network esteri. A farne le spese sarebbero le minoranze latine.

Un successo della iniziativa, si sottolinea, metterebbe in discussione il principio del finanziamento pubblico non solo in ambito radiotelevisivo.

ats/mas

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