È stata una mattinata di forte commozione quella di sabato 28 ottobre a Münsterlingen nel canton Turgovia. Nell’ex cimitero dell’ospedale è stato infatti inaugurato il monumento della memoria. È dedicato alle vittime di misure coercitive e alle persone che fra il 1940 e 1980 sono state usate a loro insaputa come cavie per testare dei farmaci.
Un’indagine storica ha mostrato che le vittime di queste misure sono state migliaia, tra questi anche bambini. Il monumento non è l’unico segnale che il cantone vuole lanciare.
Il Governo sta infatti lavorando alle basi legali per indennizzare le vittime, cosa mai avvenuta in Svizzera. È stata elaborata una proposta di legge che consentirebbe alle persone colpite di ricevere un risarcimento di 25.000 franchi ciascuna. Non è ancora chiaro in che misura l’industria farmaceutica coinvolta contribuirà al risarcimento o indennizzo, mentre si stima che oggi siano ancora in vita fino a 500 persone.