Il Governo procede verso la concretizzazione del certificato Covid. Il rilascio e l'impiego del documento - destinato a coloro che sono vaccinati, nonchè a coloro che sono guariti dal Covid-19 o risultati negativi ai test - sono ora al centro di proposte che passeranno al vaglio dei cantoni, delle parti sociali e delle competenti commissioni del Parlamento federale.
Alain Berset: "Il certificato non è una coercizione ma una soluzione" (in francese)
RSI Info 19.05.2021, 16:12
Il certificato, come annunciato oggi, mercoledì, consentirà il ripristino in Svizzera di grandi eventi e la riapertura di locali, come discoteche e club, particolarmente esposti alla possibilità di infezione. Circa l'applicazione, più nel dettaglio, il Consiglio federale ha identificato tre settori: quello cosiddetto "verde" (trasporti pubblici, manifestazioni private e religiose, negozi, scuola) per il quale l'impiego del documento è escluso; quello "arancione" (come nel caso di bar, ristoranti, strutture ricreative e sportive), per il quale l'impiego non è previsto ma può anche evitare chiusure; infine quello "rosso" (che include traffico internazionale di passeggeri) per il quale l'impiego dell'attestato può consentire riaperture anche in luoghi sensibili (come i grandi eventi e le discoteche).
Sul dossier si passa ora alla consultazione. Nelle intenzioni dell'Esecutivo, il certificato Covid dovrebbe essere messo a disposizione della popolazione al più tardi entro la fine di giugno. Intanto l'Ufficio federale dell'informatica e della telecomunicazione (UFIT) è al lavoro per elaborare un documento sicuro e compatibile con l'Unione Europea.
Sempre oggi il Consiglio federale ha approvato, per rafforzare lo sviluppo di vaccini e farmaci contro il coronavirus, un programma di promozione per 50 milioni di franchi. L'obiettivo consiste nell'assicurare rapidamente alla popolazione medicamenti innovativi contro la patologia.
ARi