I lavoratori che si allontanano regolarmente per una pausa sigaretta fanno teoricamente due settimane e mezzo di ferie in più, ma quasi tre fumatori su quattro accorciano (almeno alcune volte) la pausa pranzo per compensare le assenze e non fare arrabbiare i colleghi. È quanto emerge da un’analisi realizzata sulla base di un sondaggio di un portale elvetico che fa capo ad un’azienda svedese che vende snus, cioè tabacco umido che viene tenuto in bocca, oggi in voga fra i giovani anche in Ticino.
Il 41% del campione interpellato afferma di lasciare il proprio posto di lavoro per fumare 2-3 volte al giorno, mentre il 40% si ferma 4-5 volte. A livello di tempi, il 47% è in pausa per 6-10 minuti, un terzo per 11-15 minuti. Il 45% degli interrogati registra comunque la propria pausa come tale.
Sommando “le pause sigaretta” fatte nell’arco di un anno, tenendo conto delle ferie e dei festivi, si arriva a un totale medio attorno a 112 ore di pausa. Equivalenti a circa 2,6 settimane di ferie supplementari.
La sigaretta elettronica
Patti chiari 17.05.2013, 21:10