La libertà d'espressione in Cina e la situazione delle minoranze, specie in Tibet e nella regione dello Xinjiang sono i temi che inquietano la Svizzera. Lo ha comunicato Ignazio Cassis al ministro degli esteri cinese Wang Yi, giunto a Berna per una visita di lavoro.
I due diplomatici hanno inoltre affrontato vari dossier di interesse pubblico, come un mercato economico e finanziario funzionante. La Cina è attualmente il terzo partner commerciale della Confederazione con un volume di scambi annuo che ammonta a 44 miliardi di franchi (dati del 2018).
Il consigliere federale ticinese si è detto contento dell'apertura della Cina, che permetterà di garantire la partecipazione elvetica maggioritaria nella maggior parte delle imprese con sede sul territorio cinese. Per quel che concerne il clima, Cassis ha approvato il ruolo crescente che la Cina intende assumere per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Svizzera e Cina più vicine
Telegiornale 22.10.2019, 22:00