La Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) chiede alla Svizzera di rispondere alla denuncia presentata da "Anziane per il clima", che accusa la Confederazione di violare il diritto alla vita e alla salute perché non protegge il clima (qui i dettagli). Molte persone sono già morte, sostiene l'associazione. Secondo Klimaseniorinnen Schweiz e Greenpeace il responsabile della risposta (che deve arrivare a Strasburgo entro il 16 luglio) è l'Ufficio federale di giustizia (UFG).
Nessuna entrata in materia
Nel 2016 "Anziane per il clima" aveva denunciato al Consiglio federale numerose omissioni elvetiche nel campo della protezione del clima e chiesto misure supplementari per ridurre i gas serra. Il DATEC non era entrato in materia nel 2017, decisione confermata dal TAF e poi dal Tribunale federale (TF). Quest'ultimo ha ritenuto che le ricorrenti non fossero sufficientemente toccate nei loro diritti dalle azioni o dalle omissioni delle autorità. "Anziane per il clima" e 4 privati hanno quindi fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Un caso simile
La CEDU sta già esaminando un caso simile. Sei bambini e giovani del Portogallo accusano UE, Svizzera, Norvegia, Russia, Regno Unito, Turchia e Ucraina di esacerbare la crisi climatica e di mettere in pericolo il futuro della loro generazione. All'origine della denuncia, tra l'altro, la serie di devastanti incendi boschivi nel 2017 in Portogallo, che uccisero 110 persone. Gli scienziati hanno confermato che il cambiamento climatico ha giocato un ruolo nel disastro.
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Telegiornale 29.03.2021, 14:30