La cooperazione internazionale riceverà 11,12 miliardi di franchi per il periodo 2025 - 2028. Lo ha deciso martedì il Consiglio nazionale allineandosi così alle richieste degli Stati. Il relativo decreto federale è dunque definitivamente adottato.
Gli obiettivi della strategia sono molteplici, come ridurre la povertà, promuovere la democrazia e i diritti umani nonché gestire le crisi umanitarie. I fondi saranno usati principalmente in quattro aree geografiche: Africa subsahariana, Medio Oriente e Nordafrica, Asia e Pacifico, nonché nell’Europa dell’Est.
Nel breve dibattito odierno, il relatore commissionale Laurent Wehrli (PLR/VD) ha chiesto al plenum di allinearsi al compromesso uscito ieri dai banchi dei “senatori”, che lunedì avevano liberato 9,51 miliardi per progetti in ambito di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario.
Tale importo è di 151 milioni di franchi inferiore al messaggio del Consiglio federale. In precedenza la Camera del popolo voleva un taglio ancora superiore, di 351 milioni.
Trovato il compromesso anche sulla questione Ucraina
Una seconda divergenza concerneva l’importo da destinare all’Ucraina e ai Paesi vicini. Consiglio federale e degli Stati chiedevano 1,5 miliardi, il Nazionale non era invece disposto ad andare oltre 800 milioni, con altri 500 milioni per progetti in collaborazione con il settore privato. Anche in questo caso la Camera la popolo ha seguito le proposte dei “senatori”.
L’impegno finanziario sarà utilizzato nell’aiuto umanitario e nella cooperazione allo sviluppo. La Svizzera si adopererà nella ricostruzione a lungo termine delle infrastrutture ucraine gravemente danneggiate dalla guerra, come scuole, ospedali, infrastrutture idriche ed energetiche.
RG 09.00 del 17.12.2024
RSI Info 17.12.2024, 11:53
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