L’agente di polizia di Ginevra che, durante un intervento nel 2014, ha viaggiato a 132 km/h in un tratto limitato a 50 km/h per bloccare un automobilista che stava commettendo un'infrazione di velocità, è stato condannato a un anno di carcere con la condizionale inflitta. La sentenza è stata confermata mercoledì dal Tribunale federale.
"Affinché sia esclusa in simili casi l'illiceità della violazione delle norme della circolazione stradale devono essere riunite quattro condizioni cumulative: l'ufficialità del viaggio, l'urgenza, l'utilizzo degli appositi segnalatori e il rispetto della prudenza imposta dalle circostanze”, spiega il Tribunale pronunciandosi sul ricorso del poliziotto.
In questo caso secondo la Corte cantonale non era giustificato creare una minaccia di medesima natura. I giudici federali sottolineano dal canto loro che le sirene e le luci blu di una vettura di polizia che viaggia a grande velocità non contribuiscono a diminuire il rischio di incidenti.
ATS/Nad