Il venditore d’auto italo-ivoriano processato dal Tribunale penale federale con l’accusa di aver ucciso a colpi di arma da fuoco un diplomatico egiziano nel 1995 nel garage sotterraneo del suo appartamento a Ginevra è stato condannato a 15 anni di carcere dai giudici della corte di Bellinzona e all’espulsione dalla Svizzera, ma non per quell’assassinio, per il quale è stato assolto così come la sua presunta complice.
L’uomo era chiamato a rispondere infatti anche di una lunga fila di altri reati, violenti e non, dallo stupro (di cui dovrà anche risarcire la vittima) alle lesioni passando per la pornografia e la truffa assicurativa. Il Ministero pubblico della Confederazione chiedeva un verdetto di colpevolezza senza eccezioni e un periodo di detenzione di 20 anni.
Al processo per l’assassinio si era arrivati a molti anni dai fatti perché le indagini a lungo non avevano dati frutti. Solo grazie agli sviluppi della scienza forense si era risaliti nel 2018 all’identità dell’imputato.
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RG 7.00 del 02.12.2024 - Il servizio di Alan Crameri
RSI Info 02.12.2024, 07:01
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