Svizzera

Crisi abitativa a Zurigo come a Milano

In Svizzera i salari non riescono a tenere il passo con gli affitti in costante aumento. I lavoratori sono costretti a spostarsi fuori dalle città

  • 24 settembre, 05:45
  • 25 settembre, 09:12
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Uno dei principali fattori di questa crisi è la finanziarizzazione del mercato immobiliare

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Di: Seidisera / RSI Info

A Milano, i prezzi degli affitti e degli immobili sono cresciuti molto più rapidamente rispetto ai salari, creando una crisi abitativa. Oltre il 50% dei lavoratori non può permettersi di vivere in città, con i costi delle abitazioni aumentati del 50% dal 2015 al 2022, mentre gli stipendi sono cresciuti solo del 9%. Due urbanisti del Politecnico di Milano da noi intervistati evidenziano come molte persone possano attualmente permettersi solo spazi estremamente ridotti, all’incirca 20 metri quadrati. Se non si è quindi già proprietari di una casa o non si dispone di risorse aggiuntive, pur lavorando è molto difficile trovare una sistemazione all’altezza delle proprie aspettative.

La crisi dell’alloggio non è però un problema circoscritto a Milano, ma colpisce in maniera simile anche Zurigo e altri grandi centri urbani svizzeri. A giugno, ad esempio, erano disponibili nella città sulla Limmat solo 169 appartamenti, con affitti che si aggirano attorno a 3’500 franchi al mese per un tre locali. Duyne-Barenstein, antropologa sociale specializzata in questioni urbanistiche, ci spiega che anche chi guadagna un salario medio di 8’127 franchi fa fatica a trovare una sistemazione adeguata. I più penalizzati, però, sono gli stranieri e le persone a basso reddito.

A Zurigo, come a Milano, uno dei principali fattori di questa crisi è la finanziarizzazione del mercato immobiliare, con grandi investitori che comprano e demoliscono alloggi a basso costo per sostituirli con appartamenti di lusso, inaccessibili alla maggior parte dei lavoratori. “È in corso una netta problematica di gentrificazione” ci dice ancora Duyne Barenstein, che “espelle progressivamente le fasce di reddito medio-basso dalle città, sostituendole con persone con redditi più elevati”.

Credit Suisse, UBS e Swiss Life possiedono decine di migliaia di appartamenti in Svizzera. Questi investitori mirano a massimizzare i guadagni piuttosto che a rispondere ai bisogni abitativi. Duyne Barenstein cita un caso in cui Credit Suisse ha demolito a Zurigo un edificio di 200 appartamenti rinnovato dieci anni fa, solo per poter ricostruire ed aumentare gli affitti.

Affitti e salari nelle grandi città: approfondimento

SEIDISERA 23.09.2024, 19:27

  • Keystone

Affitti e salari: intervista a Jennifer Duyne-Barenstein

SEIDISERA 23.09.2024, 19:28

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