Il consigliere federale Ignazio Cassis ha annunciato giovedì a Londra che la Svizzera destinerà 1,8 miliardi di franchi svizzeri alla ricostruzione dell'Ucraina entro il 2028. Dal canto suo il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, sempre oggi, al termine della seconda conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina (URC2023), dopo quella tenuta a Lugano lo scorso luglio, ha dichiarato che Kiev riceverà un nuovo sostegno finanziario di 60 miliardi di euro per ricostruire la sua economia.
La Svizzera, in particolare, si impegnerà nello sminamento e nella creazione di un sistema assicurativo per le aziende che desiderano fare affari in Ucraina. "Purtroppo la guerra continua; per fortuna abbiamo aperto la strada della ricostruzione a Lugano", ha dichiarato Cassis a Londra."Non ci sarà ricostruzione di infrastrutture critiche senza il coinvolgimento del settore privato", ha dichiarato il capo della diplomazia svizzera. Le aziende che si insediano in Ucraina devono essere protette dai rischi della guerra. Questo ha portato il Regno Unito a istituire un meccanismo assicurativo garantito dallo Stato. La Svizzera ha aderito con un contributo iniziale di 10 milioni di franchi svizzeri.
Le promesse a Kiev
"Non abbiamo pensato a questa conferenza come a una conferenza di promesse. Tuttavia, oggi abbiamo promesso un totale di 60 miliardi di euro di sostegno all'Ucraina", da parte di Governi e organizzazioni internazionali, nel breve e medio termine, ha dichiarato Cleverly durante la sessione di chiusura della conferenza.
La maggior parte dei 60 miliardi di euro di impegni proviene da un pacchetto di aiuti da 50 miliardi di euro che l'Unione Europea ha programmato di erogare fino al 2027 e che è stato annunciato alla vigilia della conferenza.
Anche gli Stati Uniti hanno annunciato un sostegno di 1,3 miliardi di dollari (circa 1,2 miliardi di euro) in aiuti, destinati in particolare ai settori dell'energia e delle infrastrutture.
Lo sminamento
Ignazio Cassis ha discusso anche dell'importanza dello sminamento durante la tavola rotonda di giovedì mattina. "L'Ucraina ha 174'000 chilometri quadrati di territorio potenzialmente minato", ha dichiarato. Il problema non è tanto la mancanza di fondi quanto la mancanza di personale qualificato, ha detto, sottolineando che l'Ucraina ha attualmente solo 3'000 sminatori.
La Svizzera ha in corso diversi progetti nel Paese, in collaborazione con il Centro internazionale per l'azione contro le mine di Ginevra e la Fondazione svizzera per l'azione contro le mine. Per questi progetti ha stanziato 13,5 milioni di franchi svizzeri nel 2022.
Ricostruzione dell'Ucraina, leader riuniti a Londra
Telegiornale 21.06.2023, 20:00