Sono sette in Vallese gli impianti di depurazione attualmente fuori uso per il maltempo. Quasi tutti sono situati nella regione più colpita, quella tra Sierre, Zermatt e la valle di Saas. A ciò si aggiungono danni alle canalizzazioni in vari punti. Con la conseguenza che le acque reflue, da domenica, finiscono direttamente nel Rodano, oltre che nei corsi d’acqua più piccoli e nel terreno.
Anche se non ci sono grossi rischi per la popolazione, la situazione è considerata preoccupante. Da qui l’appello lanciato mercoledì agli abitanti per limitare l’inquinamento. La raccomandazione è di “scegliere detersivi e prodotti per l’igiene personale biodegradabili ed evitare di far finire negli scarichi sostanze chimiche, ma anche l’olio usato per cucinare e la carta igienica che va gettata nella pattumiera”, ha detto Yves Degoumois del Servizio cantonale dell’ambiente.
I lavori per ripristinare le stazioni di depurazione dureranno da giorni sino a settimane e sono attese soluzioni provvisorie. I comuni più a valle, fino al lago Lemano, stanno già effettuando delle analisi per tenere sotto controllo la situazione. L’acqua è risultata non potabile solo in alcune località. A inquietare la popolazione sono anche le sostanze potenzialmente tossiche utilizzate nelle aziende della zona industriale di Sierre. Ma anche su questo aspetto il Cantone ha rassicurato, non si è verificato alcun rilascio significativo di prodotti pericolosi per l’ambiente.
RG delle 7.00 del 03.07.24, il servizio di Monica Fornasier
RSI Info 03.07.2024, 09:13
In Vallese torna pian piano la normalità
Telegiornale 01.07.2024, 20:00